MANIFESTO
DELL’ASSOCIAZIONE “OBIETTIVO ITALIA”
1. CHI
SIAMO
I soci
fondatori dell’associazione sono, in ordine statutario:
-
Alessandro Giulivi, imprenditore affermato nel
settore aeronautico-elicotteristico nonché attuale sindaco di Tarquinia.
-
Stefano Caporossi, imprenditore nel settore della
ristorazione e delle energie rinnovabili, già consigliere comunale di Viterbo.
-
Francesco Manca, professore universitario
titolare della cattedra di economia aziendale, dottore commercialista ed autore
di numerose pubblicazioni in materia di controllo di gestione.
-
Giovanni Maria Santucci, dipendente della Regione
Lazio, impegnato da molti anni nella politica.
-
Enrico Zappacosta, dipendente di banca, da anni
attivo nella politica e nel sociale.
Come si
può intuire, si tratta di persone comuni sconosciute a molti, e l’assenza di
una figura nota al pubblico e appartenente a qualche ambito (politico,
culturale, sportivo, dello spettacolo, ecc.), il cosiddetto “personaggio
trainante” (o anchorman, all’anglosassone), è stata una scelta di campo
ben precisa: difatti, l’Associazione deve richiamare aderenti che siano stati
attratti dalle buone idee e dai fatti concreti e non dal carisma, dall’eloquio
o dal sex appeal di un personaggio pubblico, pur ammirevole e degno di stima.
Questo attenuerà tantissimo il rischio di personalismi, condotte egocentriche e
identificazioni dell’ente con una persona che magari non ne condivide nemmeno
appieno i valori e le iniziative.
2. LE RAGIONI DELLA CREAZIONE DI UN’ASSOCIAZIONE
Cosa può
riunire persone di diversa esperienza, età e cultura in un progetto unitario?
Il fatto di non riuscire più a tollerare l’indifferenza della politica di
fronte alle necessità di lavoratori e imprese, la loro scarsa capacità e competenza
nell’affrontare i temi più delicati in materia, il ritardo cronico con cui i
provvedimenti normativi intervengono a regolare settori in grave difficoltà e
la scarsa progettualità nel tentare di trovare delle soluzioni valide ai
problemi che affliggono l’economia delle aziende, pubbliche e private.
Per questo motivo è nata l’Associazione senza scopo di lucro
“Obiettivo Italia”, proprio per dare un riscontro positivo alle istanze del
mondo economico, ma non più improntato alla lentezza e ai bizantinismi del
mondo politico, bensì alla concretezza e all’operatività tipiche delle imprese,
per le quali ogni minuto perso significa una perdita di denaro (le strutture,
infatti, costano anche se stanno ferme). L’obiettivo è non tanto di formare dei
gruppi d’interesse (in sostanza delle lobby) per fare pressioni sul potere
politico affinché assecondi qualche necessità contingente, quanto piuttosto di
mettersi al fianco di quel potere (attraverso incontri, attività di formazione,
costituzione di task-force e via dicendo) e aiutarlo nell’assunzione di
decisioni di importanza rilevante nei confronti delle succitate categorie.
Questo modo di procedere da un lato porterebbe a migliorare le condizioni dei
settori produttivi e del lavoro grazie ad azioni e provvedimenti più conformi
agli scopi da raggiungere; dall’altro diminuirebbe la distanza fra potere
politico e cittadini, aumentando il peso di questi ultimi nella gestione della
cosa pubblica. La concretezza che ci proponiamo deriva sia dalla presenza di
obiettivi chiari e ben definiti (ecco la ragione della
parola “obiettivo”), di volta in volta stabiliti sulla base delle
situazioni concrete; sia dal lavorare alla crescita della nostra Regione, e di
fatto a quella di tutta la Nazione (ed ecco la ragione della parola “Italia”),
con l’orgoglio di fare qualcosa di buono per il paese e il nostro dovere di
cittadini. La vita, a nostro avviso, non va spesa alla ricerca affannosa ed
esclusiva del tornaconto personale per cercare di rendere il nostro transito
terreno più agevole, perché sicuramente non era questo il disegno dell’Essere
Supremo che ci ha creati. Il senso della vita risiede piuttosto nel contribuire
al benessere delle generazioni future e a perpetuare la nostra specie in
un’ottica di evoluzione plurimillenaria, e questo ci renderebbe sicuramente
degli esseri più nobili.
3. I VALORI FONDANTI DELL’ASSOCIAZIONE “OBIETTIVO ITALIA”
La compagine appena creata, e che siamo convinti sarà
destinata ad allargarsi, si ispira agli ideali che sono a fondamento della
democrazia (libertà, uguaglianza, solidarietà, e via elencando), così come deve
essere in ogni ente associativo che voglia operare in un paese democratico. A
questi si può aggiungere fra gli altri la concretezza nell’azione, che
permetta di dare risposte tangibili alle istanze proposte; il rispetto per
l’individuo a prescindere dalla razza, dal sesso e dalle idee che palesa,
ossia una vera parità di genere e non per sola convenienza; la conoscenza
quale strumento di miglioramento personale e sociale, che serva ad illuminare
le coscienze in un periodo in cui l’informazione è oggetto di ogni sorta di
manipolazione; la verità, quest’ultima da intendere quale bene supremo
al quale anelare, attraverso forme di comunicazione leali ed efficaci, senza
timore di ciò che potrebbe rivelarci; la centralità del cittadino, che
ormai sembra un lontano ricordo a causa di decenni di tornate elettorali in cui
è stato impossibile eleggere dei candidati che fossero realmente espressione
della volontà popolare; la fratellanza, che porta a donare sé stessi
senza attendere nulla in cambio e che permette di vivere in pace con i nostri
simili; l’amore per la natura, cioè quella risorsa preziosa e
irrinunciabile fatta di un’infinità di forme di vita, che va salvaguardata a
beneficio del futuro dei nostri discendenti. Quello che vorremmo è, attraverso
la nostra voglia di concretezza e di miglioramento, fungere da esempio
per altre persone che si trovano nella nostra condizione e che siano
incentivate ad unirsi a noi per condividere e per praticare i nostri principi.
Chiunque si avvicinasse per interesse, opportunismo o altre mire personali,
cosa che in pratica non può essere impedita nonostante tutte le verifiche
operate, una volta scoperto verrebbe invitato ad andarsene, o meglio verrebbe
messo nella condizione di farlo da solo così come un animale troppo asociale
viene estromesso dal branco. L’esempio potrebbe sembrare un po’ forte, ma sta
di fatto che l’attività di un gruppo (cioè un insieme di persone che lavorano
in modo coordinato per raggiungere un obiettivo comune) dipende da tante
variabili, fra le quali spiccano la presenza di regole, la vocazione dei membri
ad un interesse superiore (come ad esempio lo Stato), la lealtà reciproca e la
qualità della comunicazione. Noi faremo di tutto affinché queste e altre
condizioni fondanti della vita di una compagine associativa non vengano a
mancare per nessun motivo.
4. LE FINALITÀ DELL’ASSOCIAZIONE “OBIETTIVO ITALIA”
La nostra iniziativa si propone di creare un soggetto
politico che riporti il cittadino, oggi sempre più privo di tutele, al centro
della vita democratica (ricordiamo che democrazia vuol dire “governo del
popolo”) e lo metta nelle condizioni di interagire agevolmente con le
istituzioni alle quali si rivolge, indipendentemente dai motivi. L’Associazione
“Obiettivo Italia” intende porsi nei confronti della politica come i consulenti
sono (o dovrebbero) essere nei confronti degli imprenditori, e cioè un supporto
tecnico che li aiuta a compiere le loro scelte e che permetta ad ognuno di fare
il proprio mestiere senza subire interferenze. Al tempo stesso, si propone come
parte attiva della vita politica, e questo per due semplici ragioni:
l’eliminazione di un soggetto (il politico) che funge da intermediario tra
istanze e provvedimenti, aumentando probabilmente l’efficacia (cioè la capacità
di cogliere nel segno) di questi ultimi; e il fatto che per raggiungere degli
obiettivi in modo più rapido e sicuro, non di rado è necessario disporre del
potere che sta all’origine di quei provvedimenti, cioè essere dei soggetti
politici. E proprio per essere più vicina ai cittadini, intesi come risorse
preziose a disposizione del paese e non come semplici numeri, l’Associazione
mette al primo posto le idee e non chi le concepisce, riducendo così la
possibilità di cadere in pregiudizi di qualsiasi tipo, in ogni caso
inappropriati. Quando vengono alla luce iniziative valide in quanto tali,
rimane indifferente la loro provenienza, dato che la cosa più importante è che
queste vadano verso l’obiettivo finale, che è quello di aumentare il benessere
di tutti. Pertanto, quando si cercherà di promuovere una specifica categoria lo
si farà non perché si sarà deciso di schierarsi ideologicamente con essa, ma
perché saremo convinti che attraverso la sua valorizzazione si potrà generare
un vantaggio molto maggiore per l’intera comunità. Ogni appartenente a questa
compagine rimarrà così cosciente che l’interesse collettivo dovrà sempre prevalere
su quello dei singoli, i quali saranno tenuti ad anteporre un bene superiore
dando mostra di possedere un valore che oggi risulta merce rara: il senso
dell’istituzione.
5. LA STRATEGIA
DELL’ASSOCIAZIONE “OBIETTIVO ITALIA”
Per realizzare gli intenti appena accennati, l’Associazione
intende procedere coinvolgendo imprenditori, professionisti, dipendenti e
semplici cittadini, tutti accomunati dal possedere (avendolo dimostrato con i
fatti) dedizione, senso dell’istituzione di cui sono parte e lealtà verso le
finalità perseguite. Siamo convinti, infatti, che tante persone come noi non
abbiano mai agito prima perché convinte, fra le altre cose, che il tempo speso
in simili tentativi si sarebbe alla fine rivelato perso; e invece deve
prevalere la logica delle imprese sane, quelle che investono per creare valore
attraverso l’attuazione di strategie e politiche mirate a tale obiettivo. Il
che non fa di noi una lobby imprenditoriale a discapito di altre categorie di
connazionali: vogliamo essere la lobby di tutti i cittadini, indipendentemente
dalla categoria lavorativa a cui essi appartengono, dal ceto sociale e da altri
discrimini buoni soltanto a dividere. Siamo altresì persuasi che agire con
trasparenza di intenti e di condotte possa convincere tante persone, ormai
disamorate, a riavvicinarsi con rinnovata fiducia ai palazzi del potere nella
convinzione che la collaborazione tra parti che pur si trovano
istituzionalmente contrapposte sia più produttiva del consueto “muro contro
muro”. Sicuramente è un obiettivo ambizioso (anzi, molto ambizioso) che ci
potrebbe far etichettare come illusi o, peggio, come venditori di promesse non
mantenibili, aggiungendoci ad una lista già lunghissima. Crediamo, invece, che
attraverso i fatti – quelli veri – potremo dimostrare che la politica,
soprattutto se ben assistita, può ancora mettersi al servizio del cittadino
(nel nostro caso del mondo del lavoro) e non essere il rifugio dorato dei
cacciatori di poltrone.
6. L’ORIENTAMENTO POLITICO DELL’ASSOCIAZIONE “OBIETTIVO
ITALIA”
Assumendo che la nostra Associazione si prefigge di agire al
servizio della politica e in collaborazione con essa, riteniamo opportuno
iniziare ad operare dall’ambito regionale; e se poi in un futuro questa si
rivelasse un’esperienza vincente, saremo pronti a replicarla tanto in altre
regioni quanto a livello nazionale. Riteniamo infatti di dover procedere con la
stessa prudenza e gradualità che ci hanno suggerito di partire con una forma
snella (quella dell’associazione) per arrivare, successivamente, ad una più
articolata (quella del partito). Le istanze che ci hanno spinto a progettare
questa iniziativa, infatti, sono pervenute in modo chiaro e copioso solo di
recente e questo ci ha convinti a scartare la soluzione del partito da subito,
perché si poteva rivelare un’operazione azzardata e tipica degli avventurieri
della politica. Al contrario, vorremmo vedere un cambio di rotta rispetto alla
politica delle parole, delle promesse non mantenute, delle acrobazie
finalizzate alla conquista o al mantenimento delle poltrone, dell’assenza di
interesse verso le sorti dei cittadini e dei problemi che li affliggono. La
nostra priorità è il benessere del cittadino in quanto tale, senza distinzione
di genere, fede religiosa, appartenenza politica, classe lavorativa e altro
ancora; il che non significa “strizzare l’occhio” agli elettori di questo o
quello schieramento, quanto piuttosto far comprendere che l’interesse
collettivo è trasversale rispetto alle compagini elettorali e superiore
rispetto ad ogni forma ideologica. È ora di tornare ad amministrare il nostro
territorio eliminando la politica che utilizza il benessere dei cittadini come
strumento di propaganda e sostituendola con un governo concreto e realmente
concentrato sulla gestione della cosa pubblica. Ecco perché l’esperienza degli
imprenditori animati da spirito di collaborazione potrà essere cruciale nel
raggiungere l’obiettivo, perché costoro sono spinti dallo scopo della creazione
di valore, che non significa ricerca del profitto a tutti i costi e in tempi brevi.
Significa invece adottare un’etica negli affari tale da creare un vantaggio
economico per tutti gli interlocutori dell’impresa, dai clienti ai fornitori,
dai dipendenti alle istituzioni, dalla collettività alle banche; soggetti che,
a ben vedere, corrispondono all’intera popolazione e questo non fa che
confermare l’intento di riportare il cittadino al centro della scena.
7. CONCLUSIONI
Tirando le somme di quanto sin qui detto, possiamo affermare
di essere dei cittadini come tanti, stanchi di questa politica così
inconcludente, distante e autoreferenziale, ma animati da spirito di
iniziativa, volontà e buoni propositi da mettere al servizio della politica per
evitare che la nostra bella Italia continui a degradare verso un nuovo Medioevo
dei costumi. Per farlo siamo consapevoli della necessità di avere un folto
gruppo di persone al nostro fianco che condividano l’impostazione data
all’Associazione e che siano disposte a lavorare in gruppo, cioè tutte insieme
(quindi coordinate) in funzione di iniziative comuni che siano orientate al
benessere del paese, che poi è anche quello di tutti i cittadini che ne fanno
parte. La progettualità dell’azione politica e la concretezza operativa, che si
ispirano al modello delle imprese virtuose (cioè sane, profittevoli e condotte
nel rispetto delle risorse umane), saranno la chiave per ripristinare la
centralità del cittadino, troppo spesso ridotto ai margini dello Stato e
impotente di fronte alle decisioni di una classe politica ormai lontana dai
bisogni delle persone, bisogni che appaiono oggi in continua e rapida
evoluzione. È una sorta di “ultima chiamata” per un volo diretto in un’altra
Italia, quella voluta e cercata dai nostri padri fondatori, che per due volte
(prima nel Risorgimento e poi durante l’ultima grande guerra) hanno sacrificato
la propria vita per creare una Nazione. Ebbene, facciamo nostri i valori che
hanno guidato come una luce di speranza quegli eroi e torniamo a vivere in un
paese che ci renda orgogliosi di essere suoi cittadini. L’obiettivo è ambizioso
ma non impossibile da raggiungere, perché così come siamo scivolati in una
condizione come quella attuale, allo stesso modo possiamo risalire e tornare
allo status quo ante, benché in salita il percorso sia più duro; e
siccome la passione e la volontà sono alimentate dalla solidità delle idee,
allora sarà nostra cura trasmettere a tutti coloro che lo vorranno i valori più
genuini che erano endemici quando nacque il nostro paese, come un faro potente
che illumini il loro cammino di rinascita.